…E IL TAVOLO DOVE LO METTO?
La sfida di arredare un soggiorno stretto e dalle metrature bizzarre senza rinunciare alla funzionalità degli ambienti
Incontro Sandro (mai visto prima!) per caso in una libreria. In attesa di pagare il rispettivo acquisto cominciamo a scambiarci qualche battuta, complice la sua attenzione al libro tra le mie mani sull’arte applicata.
Una parola tira l’altra e ci raccontiamo delle nostre professioni che, come interessi, sono agli antipodi.
Lui prende la palla al balzo e mi dice che vorrebbe cambiare la disposizione del suo soggiorno lungo e stretto perché non rispondente alle sue necessità. E così ci scambiamo i numeri di telefono e lì per lì fissiamo un appuntamento per un sopralluogo senza impegno.
Ed eccomi a casa di Sandro! Noto da subito che la recente ristrutturazione totale dell’appartamento ha un’impronta prettamente maschile sottolineata dai toni monocromatici dell’arredo e delle tinteggiature.
Gli imbotti delle porte interne e delle finestre sono rivestiti in metallo di color antracite così come la struttura della libreria e le doghe del soffitto che la collegano otticamente alla struttura del bancone.
Sandro mi spiega che ha molti amici che a volte si fermano a cena e necessita di un arredo dinamico facilmente trasformabile, dove anche un standing party possa essere possibile. Sfida accettata! Mi metto al lavoro e, senza stravolgere lo spirito così volutamente maschile decido che questo soggiorno piccolo e stretto va decisamente “scaldato”! La tinteggiatura bianca e le finiture in metallo lo rendono particolarmente freddo e poco accogliente. Ed ecco la pianta della nuova disposizione .
Il punto focale sarà la creazione di una boiserie in rovere massello rigenerato autentico di Havwoods, di una panca e di un tavolo su ruote a scomparsa dello stesso legno, che all’occorrenza, a seconda dell’uso (tavolo o consolle) può essere fatto scorrere.
Appeso alla boiserie un grande quadro che ho scelto tra le opere dell’artista Stefano Luciano intitolata “Silenzio Contemporaneo” , una presenza bidimensionale che crea un meraviglioso punto focale prospettico, dal tocco in stile industriale che richiama sia il metallo già utilizzato per l’ambiente che il legno di rovere antico.
La soluzione vista dall’alto dà una più esaustiva idea del progetto.
PS – Il quadro di Stefano Luciano proposto nel progetto è stato nel frattempo venduto!